“Nessun rimpianto, nessun funerale” dicevano i nostri amati Corvi in “Sei di Corvi” di Leigh Bardugo, ma per introdurre l’argomento di questo articolo vorrei modificare la citazione in: “Nessun rimpianto, nessuna vergogna”. Perchè, ammettiamolo, uno shadow daddy ci è entrato nel cuore prima o poi nel corso della nostra esistenza.
Per chi invece non è ancora stato toccato dalle “ombre” di questa tipologia di personaggio, come possiamo descriverlo al meglio? Penso all’intervista di Pedro Pascal, poi diventata meme, dove l’attore dice “Sono io il vostro daddy”. Consapevoli che ci piacerebbe moltissimo vedere Pedro Pascal interpretare uno shadow daddy prima o poi, la definizione per tale personaggio fa riferimento a quei protagonisti nei libri che hanno il potere di evocare, controllare, usare le ombre o l’oscurità. Solitamente, di pari passo, hanno un aspetto misterioso (i capelli scuri sono praticamente un must), sono immortali o comunque molto forti, dalla morale grigia, con cicatrici e/o tatuaggi, effettivamente cattivi o che ci vengono presentati come tale inizialmente e che, quasi sempre, si innamorano della protagonista. Identikit molto diffuso nella letteratura fantasy e romance degli ultimi anni (anche spicy, per chi vuole intendere), è un personaggio che vuole intrigare, portarci a questionare i nostri gusti per poi finire per difenderlo quasi sempre perchè comunque è vittima di un trauma. Difenderlo, non giustificarlo, ci tengo a specificare. È, in altre parole, la rappresentazione di quella quote ironica che gira su Internet e che dice: “Ma ha tolto la vita a delle persone!”, “Ed era sexy mentre lo faceva, quindi?”.
Questo articolo vuole essere una zona dove non c’è spazio per i giudizi, ma solo per i consigli a tema Shadow Daddy. Perchè uno va bene, ma se sono anche di più… Beh, ancora meglio!
Xaden Riorson – “Fourth Wing” di Rebecca Yarros
Ultimo forse in ordine cronologico ma che ha scalato subito le classifiche degli Shadow Daddies più amati al mondo, troviamo il tenebroso comandante dell’Ala del Quadrante dei Cavalieri di draghi dove viene assegnata la protagonista, Violet. La madre di lei ha ucciso il padre di lui, un ribelle, e per questo non scorre di sicuro buon sangue tra i due: potente, stratega dal talento innato e cavaliere di uno dei draghi più forti di Aretia, come se non bastasse ha anche la capacità di controllare le ombre. Intimidatorio per tutti, ma non per Violet, che saprà andare oltre le sue tenebre per scoprire cosa si cela veramente dentro il suo cuore. Rebecca Yarros questo appello è per te visto che abbiamo altri tre libri davanti: ti prego. E sai a cosa mi riferisco.
Rhysand – “La Corte di Rose e Spine” di Sarah J.Maas
Nessuno mai come lui. Da quel momento in cui ha detto a Feyre “Eccoti, finalmente. Ti stavo cercando”, la nostra vita ha preso una nuova direzione. Signore Supremo della Corte della Notte, irresistibile, oscuro e l’essere più potente in assoluto, Rhys appartiene ad un’altra lega. Il modo in cui Sarah J. Maas ce lo presenta, per poi portarci a scoprire tutte le sue sfumature, e appunto ombre, è magistrale: capace di tutto per proteggere i suoi cari e la sua gente, controlla l’oscurità e dall’oscurità trae il suo fascino assoluto. Nessuna descrizione gli farà mai giustizia, lo si può solo “vivere” tra le pagine di questa saga.
Luc – “La Vita Invisibile di Addie Larue” di r V. E. Schwab
Luc è il signore della notte, quella figura dalla morale grigia capace di esaudire un tuo desiderio senza rivelarti completamente il prezzo da pagare per questo, come la protagonista, Addie, scoprirà ben presto. È anche, però, la presenza oscura che ti accompagna sempre, quella sensazione di brivido e di fascino per l’ignoro che spaventa e attrae allo stesso tempo. Un personaggio che si cela nell’ombra (letteralmente), al cui richiamo è impossibile resistere…
L’Oscuro – “Tenebre e Ossa” di Leigh Bardugo
Se dell’Oscuro si era già innamorati solo grazie alla lettura di questa trilogia, l’interpretazione di Ben Barnes nella serie Netflix ci ha dato il colpo di grazia. Evocatore di ombre, leader dei Grisha, generale e seduttore, è un personaggio che ci dimostra tutta la potenzialità dell’oscurità, sia in senso letterario che metaforico. Ma soprattutto, ci ricorda che i mostri si possono celare ovunque: quel che conta è aggrapparsi alla luce che ciascuno di noi ha dentro di sé, anche se non si è un’Evocaluce come Alina!
Morte – “Belladonna” di Adalyn Grace
Poteva forse mancare un personaggio legato al concetto della Morte in questa lista? Qui, assume le vesti di un traghettatore di anime e padrone dell’oscurità che solo la protagonista, Signa, può vedere. Il loro però non è un rapporto consueto: perchè se lei riesce a percepirlo, lui non può portarla nell’aldilà perchè Signa non può morire. Un rapporto gotico, intrigante e seducente ricco di sfumature cupe e misteriose, ma estremamente suggestive.
Dorian Havilliard II – “Il Trono di Ghiaccio” di Sarah J.Maas
Un rubacuori che, nel corso della saga, rivela tutta la sua forza, la sua anima e la sua personalità, facendoci innamorare perdutamente di lui e portandoci a riconoscerne il valore e il coraggio, che si riveleranno elementi fondamentali per lo sviluppo della saga. Sarah J.Maas è la regina degli Shadow Daddies e ce lo dimostra anche qui: alto, con capelli neri, occhi blu, irresistibile e potente (il controllo delle ombre è solo uno dei suoi talenti), cos’altro si potrebbe desiderare? “Ciao principino”.
Casteel Da’Neer / Nyktos – “Blood and Ash” / “Flesh and Fire” di Jennifer L. Armentrout
Entrambi immortali, avvolti dall’oscurità, presentati come nemici per poi rivelarsi degli eroi (a modo loro), seppure Casteel e Nyktos siano i protagonisti di due saghe (principale e prequel), entrambi sono accomunati dal potere delle ombre, dall’animo vendicativo e pronti a sacrificarsi per l’amore delle rispettive amata, Poppy e Sera. Prova che l’amore può superare qualsiasi ostacolo ed essere la chiave per l’immortalità, questi due shadow daddies ci ricordano che le apparenze ingannano e che, talvolta, possono sorprenderci in modo inaspettato.
Will – “Dark Rise” di C. S. Pacat
In un mondo dove la magia sembra essere scomparsa e la battaglia tra Luce e Oscurità dimenticata, forze oscure si muovono per scombinare l’equilibrio (già precario) di una Londra alternativa di inizio ‘800 e garantire il ritorno del Re Nero. Il destino assegnerà a Will, insieme a James e ai suoi amici, il compito di impedire che ciò accada: ma le ombre sono più vicine che mai, talmente tanto che bloccarle dall’insediarsi nel cuore del protagonista è impossibile. Forse, allora, non resta altro da fare che abbracciarla, quella oacurità, e imparare a controllarla, prima che sia lei a controllare noi…
Ira – “Il Regno dei Malvagi” di Kerri Maniscalco
Uno dei principi dell’Inferno, re della casa dell’Ira e delle ombre, demone e privo di scrupoli, Ira è l’ultimo alleato che si potrebbe volere per raggiungere i propri scopi. Ma se tali scopi sono segreti e dalla morale discutibile, come quelli che persegue la protagonista Emilia, allora non si può fare altro che cadere nella sua trappola di seduzione: impossibile fidarsi di lui, ma anche impossibile resistergli, è la rappresentazione del concetto “tieni stretti gli amici, ma ancora più stretti i nemici”. Fino a che, con la loro oscura presenza, non diventano qualcosa in più.
Ade – “A Touch of Darkness” di Scarlett St. Clair
In questo retelling contemporaneo del mito di Ade e Persefone, il dio dei morti viene rappresentato esattamente come ce lo si immagina: letale, senza scrupoli e potente, ama l’oscurità, le sfide, ma soprattutto le scommesse, impossibili. Come quella che lo vedrà legato irrimediabilmente alla giovane Persefone, con la quale si creerà un legame di amore proibito talmente forte da riuscire a sfidare gli dèi. Inutile dire che ha i capelli scuri, un aspetto intimidatorio, una morale discutibile e una reputazione pericolosa. Serve aggiungere altro?
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