Uno. Due. Tre.
Battiti del cuore. Movimento. Vita.
Le lancette battono sul nostro polso, sui nostri cuori, donando senso al tempo.


Oggi ci troviamo in un luogo straordinario, a camminare tra le mura di Palazzo Visconti, in un percorso fatto di storia e di indimenticabili simboli che fanno parte di una Maison che, prima di chiunque altro, ha rivoluzionando il mondo della moda, e non solo. La rivoluzione di Chanel è arrivata ovunque, toccando anche l’alta orologeria, facendole unire e presentandole in questa cornice straordinaria e piena di significato.


Ma siamo qui anche con Marta Pareccini e Alexandro Basta, con i quali attraversiamo queste stanze, assaporando la storia di questo palazzo, e non a caso. Il palazzo apparteneva al regista e sceneggiatore Luchino Visconti che deve il suo debutto al cinema proprio a lei, Gabrielle Chanel, che lo introdusse al regista Jean Renoir.


Dal loro primo incontro, Chanel e Visconti divennero due anime inseparabili. Ed è qui che camminiamo con Marta e Alexandro, anche loro anime inseparabili, li osserviamo mentre provano gli orologi, immancabili accessori del loro tempo e che lo scandiscono con eleganza.


Prendendosi per mano uniscono colori e sensazioni.


Ma ciò in cui ci stiamo sempre più immergendo è il blu, o meglio, il “Bleu de Chanel”.
Che non è un blu qualsiasi, che non ci lascia indifferenti al suo fascino e che ha una storia così radicata da essere protagonista sia del passato che del presente e che Chanel porterà anche nel futuro, con uno sguardo rivolto sempre alla rivoluzione e all’eccellenza.


Il colore non è l’unico protagonista, siamo qui per festeggiare l’arrivo di un orologio che è l’ultima espressione del blu di Chanel: J12 Bleu.
Ma facciamo un passo indietro: come siamo arrivati qui?

Nell’ottobre 1987 Chanel creò un orologio, che venne chiamato Première, ovvero quel qualcosa che precede gli altri nel tempo e nello spazio. L’orologio Première apre il primo capitolo della grande storia della Maison e dell’orologeria, il primo orologio creato esclusivamente per le donne, ispirato alla forma del tappo del flacone del profumo N°5 e a quella di Place Vendôme e che, finalmente, non è una semplice rielaborazione di un orologio da uomo.




Con questo nuovo capitolo Chanel dà al tempo tutto lo spazio che merita: l’orologio diventa un vero gioiello, pura femminilità, superando la sua funzionalità.

Si arriva quindi nel 2000, quando nasce J12, che è la realizzazione del desiderio di Jacques Helleu, direttore artistico della Maison, di creare un orologio che fosse senza tempo. Questa creazione, prima realizzata in ceramica nera e poi in ceramica bianca, ha rivoluzionato il mondo dell’orologeria ed è stato consacrato come icona orologiera del 21° secolo.


Ci sono voluti ben 5 anni di ricerca per sviluppare la J12 Bleu: un colore mat, profondo ed unico nel suo genere.

Ed è proprio per ammirare questa creazione che ci siamo persi, insieme a Marta e Alexandro, nelle parole che definiscono il tempo. Chanel ci ha dato l’opportunità di aprire un dialogo sul significato del tempo, partendo dalle creazioni che più ci hanno affascinato.

M: Tra tutte le creazioni dell’esposizione quella che mi ha colpita di più è stata la manchette in velluto bordeaux con profili dorati. A prima vista sembra un elegantissimo bottone gioiello, ma guardandolo da vicino si scopre che al suo interno custodisce un orologio. Mi ha affascinata tantissimo il fatto che per leggere l’ora bisogna aprire la camelia, come se il tempo fosse qualcosa da custodire. Ed effettivamente il tempo è così prezioso che bisogna “proteggerlo”.
Mi è piaciuto molto anche il contrasto tra il velluto, morbido e avvolgente, e la camelia che, con la sua eleganza e raffinatezza, esprime forza e carattere.

A: È difficile scegliere, perché stiamo parlando di orologi davvero unici, ognuno con un’identità forte e affascinante. Il J12 BLEU però è quello che mi ha colpito di più.
Ha tutto: eleganza, carattere, versatilità. E poi quel blu non è un blu qualunque “troppo blu per essere nero, troppo nero per essere blu”.

Qui il tempo sembra fermarsi ma allo stesso tempo la tecnologia e l’evoluzione sono al primo posto: quanto è importante per voi sentirvi al passo con i tempi? E come lo fate anche tramite Chanel nella vostra vita?
Chanel è il perfetto esempio di come si possa essere al passo con i tempi senza mai dimenticare la propria identità. Anche a noi piace osservare ciò che cambia, ma non vogliamo mai scordare chi siamo e ciò che amiamo.

Marta, qual è il tuo momento preferito della giornata? Ami il giorno o la sera? Preferisci i colori brillanti del giorno o il blu della notte?
M: La sera, senza alcun dubbio.
È il momento in cui riesco a ritagliarmi i miei spazi e a concedermi quelle coccole che ti permettono di chiudere in bellezza la giornata: una tisana, una candela accesa, un bagno caldo… E poi adoro i colori. Motivo per cui quando ho visto il nuovo J12 Bleu me ne sono innamorata.


Il tempo di Chanel va a ritmo dell’eleganza: che significato ha l’eleganza nella vostra vita e come la vedete realizzarsi qui oggi intorno a noi?
Per noi l’eleganza non è solo un fatto estetico. La ritroviamo nei gesti e nelle cose che facciamo ogni giorno. Oggi da Chanel la vediamo ovunque: nella cura, nei materiali e nei dettagli. Un’eleganza che racconta senza bisogno di parole.


I simboli di Chanel che si rispecchiano anche nell’alta orologeria sono tanti: il leone, la camelia, la stella e persino i colori stessi, come il blu. Quali di questi sentite che vi “appartengono” di più e perché?
M: Ci sono tanti simboli di Chanel che “sento miei”, ma uno più di tutti: il leone.
Oltre ad essere simbolo di forza ed eleganza al tempo stesso, per me ha un significato più “personale”. Da piccola era il mio animale preferito, motivo per cui il mio primo migliore amico a quattro zampe l’ho chiamato Leo. Siamo cresciuti insieme, per 17 anni.
Ora è la stella che mi protegge. Ecco perché nel mio anello Coco Crush ho fatto proprio incidere il suo nome con accanto una stellina. E poi ho trovato l’amore della mia vita del segno del leone. Come potrei non considerarlo un “portafortuna”?

A: Senza dubbio il colore blu. È uno dei miei colori preferiti. Anche nell’abbigliamento: elegante, mai “troppo” e perfetto per ogni occasione. Il blu poi mi trasmette calma, equilibrio, ma allo stesso tempo forza. Mi fa pensare al mare, quel senso di libertà e intensità che cambia con la luce ma non perde mai la sua identità.
Ed è proprio questo che ho ritrovato nel J12 BLEU.


Che valore date al tempo?
Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Più cresci più ti rendi conto di quanto sia importante donarlo alle persone che amiamo.



Ecco perché ogni tanto è necessario fermarsi e lasciare scorrere soltanto le lancette.

Photos by Johnny Carrano.
Thanks to Chanel Watches.