Stupore.
Dal latino “stupor-oris”, il termine denota una forte sensazione di meraviglia e sorpresa, tale da togliere quasi la capacità di parlare e di agire.
È la parola perfetta per indicare le reazioni degli appassionati di moda durante la settimana della moda haute couture, che si tiene due volte l’anno a Parigi. Anche per l’autunno/inverno 2019, le maison più prestigiose, che hanno sfilato dal 30 giugno al 4 luglio, non hanno deluso le aspettative, sorprendendo con creazioni originali.
E, nello specifico, sono state 6 le collezioni che ci hanno stupito…
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Paris Haute Couture F/W19
SCHIAPARELLI
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Un tripudio di novità cavalca la passerella di Schiaparelli: sebbene le forme femminili e i drappeggi siano quelli iconici della maison, i colori accesi, le scollature importanti e i molti dettagli (come le calze ricamate, i makeup appariscenti, gli orecchini elaborati e i copricapi) sono tipicamente moderni; la collezione rappresenta un binomio vincente e affascinante tra passato e presente, che incanta nella sua variopinta molteplicità di ispirazioni e di emozioni.
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Paris Haute Couture F/W19
DUNDAS
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Una stravaganza di stampe e colori: così si potrebbe definire la sfilata di Dundas, che presenta una prevalenza di motivi tropicali, come fiori, elementi della giungla e animalier, senza tuttavia togliere spazio ai pois, agli sbuffi, agli spacchi e ai completi monocromo. A stupire più di tutto è la varietà di modelli che va dal lungo abito elegante al completo, dalle forme mini a quelle più rock, senza mai abbandonare quell’anima sensuale e giovanile tipica del brand. Perché, come ha detto lo stilista stesso, “il punto è mai prendersi troppo sul serio!”, imparando a giocare con quello che la moda offre per dar vita a risultati sempre nuovi e mai noiosi.
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Paris Haute Couture F/W19
IRIS VAN HERPEN
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Le creazioni di Iris van Herpen fluttuano nell’aria con estrema leggerezza, testimoni di una maestria e di un’abilita tecnica che non conoscono limiti, e che al contrario sembrano tentare tutto il possibile per aggirare le leggi della materia. L’illusione ottica è sempre presente ma mai ripetitiva, in un gioco imprevedibile di disegni, motivi e forme: i colori sono quelli del brand (il bianco in primis e le sfumature di rosso, oro e rosa), i dettagli in trasparenza anche, ma gli abiti sono tutti diversi, sia tra loro che rispetto alle precedenti collezioni, dando vita più che a una sfilata, a un vero e proprio spettacolo di bellezza che incanta chiunque lo osservi.
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Paris Haute Couture F/W19
CHANEL
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Ci sono i libri a fare da scenografia, quei volumi che riempivano la casa di Karl Lagerfeld, e poi ci sono gli abiti in passerella, quelli della tradizione della maison che Virginie Viard ha reinterpretato in chiave sognante. Le silhouette e i motivi sono sempre quelli, cambiano tuttavia le forme bombate delle giacche, le lunghezze di certi look, l’ampia palette cromatica e la varietà di situazioni in cui è possibile indossare tale creazioni: da una festa anni ’30 ad un impegno di lavoro, fino a un’importante serata di gala, Chanel ci ha dimostrato ancora una volta come il passato si possa adattare alle esigenze del presente, diventando anche a tratti una chiave di lettura per il futuro.
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Paris Haute Couture F/W19
VALENTINO
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Ode alla creatività di Valentino, alla genialità di Pierpaolo Piccioli e all’abilità delle sarte della maison, che a fine sfilata sono uscite insieme al designer in un tripudio di applausi; Valentino si conferma ancora una volta come la sfilata più attesa grazie a un semplice concetto: il rispetto per la diversità, l’inclusione e la cultura. Non a caso infatti, in passerella non mancano elementi folkloristici che fanno viaggiare l’occhio verso mete lontane, mentre sensazioni ed emozioni ci investono in un turbinio di combinazioni sorprendenti, estremamente colorate e curate nei dettagli, che ci permettono di percepire l’umanità che ci cela dietro gli abiti. Ode a Valentino dunque, e alla sua capacità innata di farci sognare e innamorare ripetutamente, ogni volta di più, ogni volta con forza maggiore.
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Paris Haute Couture F/W19
FENDI
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Sul colle Palatino venne fondata Roma e, nello stesso luogo, secoli dopo Silvia Venturini, Fendi ha presentato la collezione Haute Couture di Fendi: una location tanto sognata da Karl Lagerfeld, con il Colosseo a fare da sfondo, dove sono stati presentati dei look forti, pensati per una donna cosmopolita e impegnata, che non teme limiti o l’impossibile. Un twist anni ’70 caratterizza i completi (anche quelli più audaci) e i cappotti reversibili, mentre tessuti leggeri e colori sfumati rendono gli abiti eterei, quasi art decò. Trasparenze, ricami e inserti in pelliccia completano una visione che omaggia il leggendario designer, la città eterna e il futuro della celebre maison italiana.