Viaggiare è l’essenza stessa della vita. La vita è movimento, continuo movimento, ed è proprio così che si viaggia, quando con la testa, quando con il corpo.
Ma a viaggiare sono anche le idee, la creatività, il tempo. Anche gli elementi viaggiano, finché non trovano il giusto luogo, quando capiscono che è meglio fermarsi, o quando qualcuno li cattura. E catturandoli e rendendoli propri, e trasformandoli, si può creare un qualcosa di davvero unico, che si può sviluppare in mille modi diversi, rimanendo al cuore di tutto. In questo caso stiamo parlando di un elemento naturale, che viene utilizzato nella profumeria e di cui Chanel ha fatto espressione.



Ma facciamo qualche passo indietro, ripartiamo dall’inizio del viaggio.
Chanel ci porta, ogni giorno, con la mente e con il cuore, a Parigi. Con la sua allure inconfondibile e il suo fascino eterno, ci fa rivivere tutte quelle immagini che fanno di Chanel, Chanel.
Questa volta però a Parigi ci siamo andati davvero, trasportati dall’appeal di una nuova avventura e accompagnati da Chanel Beauty per scoprire un luogo magico, che ci ha presentato un ingrediente che, proprio con la Maison, ha deciso di fare un viaggio ed è un viaggio che sembra non terminare mai: il sandalo.



A Parigi ci siamo andati insieme a Giotto Calendoli, artista e designer di Handle With Freedom, che ha dato forma e parole alle sensazioni che sprigiona questo ingrediente e che con noi è venuto a scoprire tutte le creazioni di Chanel che hanno il sandalo come ingrediente principale.
A Parigi, ma più precisamente a Jardins Jardin, Chanel ha portato la sua esposizione: “Le Santal de Chanel”. Qui abbiamo passeggiato insieme a Giotto lungo un percorso che ci ha fatto scoprire questo meraviglioso ingrediente e come la Maison l’ha reso suo.


Il sandalo è un piccolo albero dalla silhouette slanciata, con il tronco sottile che si innalza fiero, con le sue delicate foglie verdi che cercano sempre la luce. A primo impatto non potevamo immaginare che si trattasse di uno dei legni più preziosi del mondo, che si nasconde nel cuore più profondo delle foreste dell’Asia e dell’Oceania. Eppure, il sandalo è una risorsa ricercata da millenni, probabilmente veniva bruciato durante cerimonie già nella Preistoria, e veniva utilizzato nell’antico Egitto per l’imbalsamazione. Nell’Antichità, se ne lodavano le proprietà olfattive e medicinali. Albero sacro in Asia, in particolare in India e in Cina, il suo legno veniva scolpito o impiegato per realizzare incensi. Fin dal XIX secolo, la profumeria moderna lo distilla per rivelarne i sentori cremosi e vellutati. Originario dell’India, dove è stato fatto risalire a oltre 70 milioni di anni fa, l’albero si è progressivamente diffuso grazie agli uccelli, ma anche ai movimenti migratori delle popolazioni preistoriche: così si è sviluppato tra l’India e varie isole del Pacifico. In Nuova Caledonia, e più precisamente sull’isola di Maré, il Santalum austrocaledonicum presenta qualità olfattive eccezionali: con le sue note legnose, ma anche morbide e lattiginose, l’estratto di legno di sandalo di Maré è tanto complesso quanto affascinante.

“A primo impatto non potevamo immaginare che si trattasse di uno dei legni più preziosi del mondo…”

Il territorio dell’isola, prevalentemente forestale, appartiene alle tribù Kanak, il popolo indigeno del Pacifico. Nelle foreste dell’isola di Maré, come in tutta la Nuova Caledonia, il sandalo è divenuto raro già negli anni ’80: fortunatamente, una politica locale rigorosa ha evitato l’esaurimento di questa risorsa naturale e selvatica. A Maré, la struttura Takone, interamente gestita dai Kanak e partner esclusivo di Chanel, garantisce l’applicazione scrupolosa delle normative.
Oggi, a Maré, il taglio del sandalo è limitato a 250 alberi all’anno, ma non è finita qui: ogni albero deve rispettare un preciso protocollo disciplinare, identificato, numerato e registrato tramite geolocalizzazione GPS. I campioni sono analizzati nel laboratorio locale, presso lo stabilimento di distillazione, e se le caratteristiche, in relazione alla qualità olfattiva, non sono soddisfacenti, l’albero viene lasciato nel suo ambiente; se invece tutte le condizioni sono soddisfatte, l’albero può essere tagliato.
Per garantire la sostenibilità della filiera, la legge impone di ripiantare tre alberi per ogni albero tagliato. Chanel ne ripianta 30.



Takone si impegna quindi a proteggere il sandalo, ma anche gli abitanti dell’isola: per accedere alle terre e poter tagliare un albero, è necessario il consenso delle chefferie e dei clan guardiani della terra, e il proprietario è equamente retribuito. Inoltre, chi desidera piantare nuovi alberi riceve gratuitamente giovani piantine da coltivare liberamente.


Olivier Polge, naso della Maison, sul sandalo ha dichiarato: “Nella cultura occidentale, si identificano quattro note legnose principali: patchouli, vetiver, cedro e, naturalmente, sandalo. A differenza del patchouli o del vetiver, il sandalo ha bisogno di circa trent’anni per sviluppare le sue proprietà olfattive più interessanti. L’albero di sandalo è, di fatto, una risorsa rara e preziosa nel mondo della profumeria. È un legno nobile”. Il sandalo è quindi un ingrediente discreto, definito come una “materia poco estroversa”. Nonostante questo, ha un ruolo fondamentale nelle composizioni complesse: le sue note sono rotonde, calde, avvolgenti, per un ingrediente che dona corpo e densità.

“L’albero di sandalo è, di fatto, una risorsa rara e preziosa nel mondo della profumeria.”

Il sandalo ha un ruolo importante nella storia dei profumi Chanel, cominciando dal profumo più famoso e iconico della Maison: Chanel N°5.
Qui il sandalo fa parte della composizione dell’estratto del profumo e, anche se le note floreali sono le protagoniste, le note di fondo di sandalo sono determinanti per dare a questa icona il suo carattere inconfondibile. Il suo bouquet fiorito, declinato intorno alla rosa di maggio e al gelsomino, è allegro e vivace grazie alle note di testa. Le aldeidi affermano una presenza unica, mentre il tocco morbido della vaniglia conferisce un ricordo infinitamente sensuale.

In modo più marcato, il sandalo è centrale anche in Bois Des Iles, formulato negli anni ’20.
Il suono appassionato del jazz e della giava dava ritmo alle notti degli Anni Folli e, ispirata da questa ventata esotica, Coco Chanel immagina un profumo sensuale e speziato, le cui note accompagnano verso le acque placide e sconosciute di isole lontane, verso fiori languidi ed effluvi oppiacei. Bois Des Iles è infatti caratterizzato da un accordo sensuale e speziato di legno di sandalo della Nuova Caledonia, ylang-ylang e fava tonka.

Ispirato da Bois Des Iles, arriviamo ad Égoïste che sviluppa un’identità molto forte attorno al sandalo.
Una composizione inedita, dalla forte personalità. La freschezza del mandarino e del coriandolo, leggermente speziato, lascia spazio alle note più calde della rosa d’Oriente. L’associazione di legno di sandalo della Nuova Caledonia, vaniglia del Madagascar e semi di ambretta conferisce una profumazione sensuale.

Arriviamo quindi alla fragranza da uomo per eccellenza, racchiusa in un flacone blu misterioso. Le Bleu de Chanel è un elogio alla libertà e si esprime con delle note aromatiche-boschive dall’allure seducente. Qui la nobiltà del legno di sandalo della Nuova Caledonia si accompagna alle note cedrate-ambrate e alla fava tonka.

Finiamo con il profumo da donna Allure, un profumo fiorito-fresco-orientale raffinato ed elegante, in cui il sandalo è elemento centrale. La sua composizione unisce le note frizzanti del mandarino, la dolcezza della rosa e la sensualità della vaniglia.

Il nostro percorso attraverso la storia e le creazioni in cui il sandalo fa da protagonista è stato pieno di scoperte: tra una tappa e l’altra, abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Giotto e approfondire il suo rapporto con il profumo, di ricordi e di note avvolgenti come un abbraccio.


Siamo qui a Jardins Jardin con Chanel, dove esploriamo il sandalo, la sua coltivazione e come viene utilizzato nelle creazioni di Chanel. Quale delle fragranze di Chanel che hanno al loro interno questo elemento ti ha colpito di più?
Sicuramente, la fragranza che mi ha colpito di più è stata Allure. In realtà più che colpirmi, quel profumo è un ricordo, mi ricorda il profumo di mia madre. Quindi, ho subito rivolto un pensiero a lei e alla mia infanzia al mare.



Che ruolo ha il profumo nella tua vita?
Il ruolo che il profumo ha nella mia vita è fondamentale. Io penso che il profumo sia la nostra anima, la nostra riconoscibilità, la nostra personalità e il nostro biglietto da visita. Il profumo, così come una stretta di mano, dice molto di ciò che sei.


“Io penso che il profumo sia la nostra anima”


Chanel è eleganza, raffinatezza, ma anche accordi decisi e intensi. Quali sono le note che preferisci in un profumo, quelle che in qualche modo ti rappresentano di più?
Le note che preferisco di più in un profumo sono quelle che assomigliano ad un morbido abbraccio: le note affumicate, odori decisi e con carattere, oppure odori morbidi come una carezza. Vaniglia, sandalo, incenso: queste sono le note che più mi rappresentano e fanno breccia nel mio olfatto quando le sento.



Indossare un profumo a volte può essere l’ultimo passaggio di un look, a volte uno scudo e altre un qualcosa che ci fa sentire improvvisamente meglio. Come cambia il profumo per te? E come si è evoluto nella tua vita fino ad ora?
Indossare il profumo è un po’ il tocco finale rispetto a come ti presenterai uscendo di casa. Quindi, è fondamentale. Il profumo è cambiato insieme a me: da piccolo, non era qualcosa di cui andavo alla ricerca, e né capivo la sua importanza, né ne ero appassionato. Poi, più cresci, più maturi anche l’olfatto e il gusto, quindi è stato bello il mio percorso partito dal non fregarmene al diventare sempre più curioso di scoprire nuove fragranze e nuovi sapori che mi potessero rispecchiare sempre di più, in base alle mie fasi di crescita.



“Indossare il profumo è un po’ il tocco finale rispetto a come ti presenterai uscendo di casa. Quindi, è fondamentale.”


Profumi e ricordi sono spesso collegati. Qual è il profumo che fa parte della tua vita, forse della tua quotidianità, che preferisci?
Allure mi ricorda mia mamma, come dicevo, quindi la mia infanzia e la mia famiglia; Bleu de Chanel è stato uno dei primissimi profumi che abbia usato, risalente a quando ero adolescente, perché ero catturato dal pack del profumo, dalla comunicazione del profumo. Mi ricorda la mia adolescenza, il mio desiderio di scoprire, di sapere, la mia curiosità e la mia attenzione.



Qual è il tuo “luogo felice”?
Il mio luogo felice sarà il prossimo che visiterò.

Thanks to Chanel Beauty.
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