Ty-Ron Mayes, Celebrity Stylist, Fashion Consultant di Tyra Banks e Lead Stylist nelle stagioni 20 e 21 di “America’s Next Top Model”, ci ha rivelato alcuni dettagli in esclusiva sulla sua carriera e alcuni suggerimenti per essere sempre “On top”!
__________
Come ha avuto inizio la tua passione per lo styling?
__________
Vengo da una famiglia molto glamour, ben vestita e altamente educata. I miei nonni erano il reverendo e la First Lady dell’A.M.E. Zion Church. È una posizione per via della quale tutta la famiglia deve essere impeccabilmente vestita ogni domenica. Quindi ero circondato da completi di alta sartoria per gli uomini, completi eleganti per le donne, e vestiti immacolati abbinati alle giuste scarpe, borse, guanti, veli e cappelli. All’inizio volevo fare l’illustratore di fumetti, volevo usare come modelle quelle delle cover dei Vogue e Cosmopolitan di mia madre. Mio padre sfilava e io ho fatto altrettanto, in questo modo ho iniziato a capire l’importanza della moda e dell’essere ben vestiti, come pure l’importanza che deriva dal presentarsi come un uomo ben vestito. Questo ha portato alla mia passione per lo styling, per il trucco e per l’hairstyling che facevo alle giovani modelle che si apprestavano a iniziare la carriera nella moda.
Ho attirato l’attenzione di una fotografa di talento chiamata Marlena Bielinska. Insieme abbiamo ritratto tutta la divisione New Faces dell’Elite Modeling Agency. Sono andato a bussare alle varie porte e sono finito da Amica Magazine a lavorare con le editor come stylist. Lasciavano che mi occupassi delle più belle presentazioni e cover. Mentre ero da Amica sono stato scoperto dal rinomato e leggendario fotografo Francesco Scavullo, che mi ha dato l’opportunità che ancora oggi non ci credo che mi sia capitata: lui e Sean Byrnes mi hanno istruito per diventare un editor. Mi hanno fatto lavorare agli styling di editoriali e copertine per Ladies’ Home Journal, L’Officiel e American Cosmo. Mi ha tenuto a fianco a lui nella prima fila di tutte le sfilate della New York Fashion Week. Poi mi ha prenotato per lo styling di Oprah Winfrey. Abbiamo scattato molte cover quel giorno. Oprah mi ha adorato! Mi ha chiesto di sedermi vicino a lei durante il pranzo e di scattarci una foto insieme. A quel tempo, non avevo idea di essere il beneficiario dell’”Oprah Effect” (effetto Oprah).
“Ho iniziato a capire l’importanza della moda e dell’essere ben vestiti“.
__________
Sei stato Lead Stylist per “America’s Next Top Model” durante le stagioni 20 e 21. Come descriveresti quest’esperienza? Cosa ti ha lasciato?
__________
Ho lavorato intensamente con Tyra Banks a un progetto di cui sono stato il promotore: era il decimo anniversario di “America’s Next Top Model” e ho notato che nessuno la stava celebrando. Tyra ha creato uno show di grande successo che è andato in onda per dieci anni e mi sono detto… Dov’è la sua copertina di Vogue? E quella di Cosmopolitan? O di Allure? Quindi mi sono organizzato con il fotografo Udo Spreitzenbarth e il suo ex agente da modella, Óscar Reyes, per presentare la mia proposta: volevo organizzare il ritorno di Tyra sulle cover. Non si possono giudicare per davvero le nuove proposte delle passerelle se non sei in edicola oggigiorno. Ha detto di sì ed è diventata la mia musa. Ho lavorato sodo per farle avere una copertina. Sono stato direttore creativo, stylist e intervistatore di Tyra per West East Magazine e questo ha dato il via a tutta la catena di eventi successivi. West End Magazine è una pubblicazione di nicchia che mi ha permesso di reinventare il look di Tyra. Lo shooting ha rappresentato un passo avanti per il concetto visivo: l’ho vestita come un alieno nei panni della futura Tyra. Ho dedicato un tributo a Michael Jackson nel farle indossare un guanto borchiato, con i cristalli, perché il suo primo lavoro importante è stato il video “Black or White” di Michael Jackson. Mi sono occupato dell’intera gamma, dalle pugnalate alle spalle degli amici con una collana a stiletto fino a un vestito rosso fuoco in stile Jessica Rabbit con un busto e dei fianchi esagerati. L’ho scelto perché Tyra ha dovuto lottare per le sue curve per tutta la carriera.
“Volevo organizzare il ritorno di Tyra sulle cover (…) Ha detto di sì ed è diventata la mia musa“.
Lavorando per diversi magazine, continuavo a preparare lo styling e a chiedere loro se avrebbero voluto dedicare una cover story a Tyra Banks. Mi dicevano di no. A quel tempo aveva già raggiunto l’apice come modella e nessuna delle top-model è tornata al mondo degli editoriali e alle passerelle. Il ritorno delle top-model degli anni ’90 è stato un concetto nuovo per molti editor. Poi ho mostrato loro il mio ultimo editoriale e la copertina con Tyra. Erano scioccati da quanto moderna e audace fosse. Ogni volta, trasformavo un no in un sì. Ho approfittato di queste occasioni per rendere Tyra una visual artist. Non vendevamo vestiti, stavamo riprogrammando il pubblico per poter vedere Tyra come una celebrità, non come una modella. Volevo che gli editor la vedessero come una celebrità e una donna in carriera che non solo stava celebrando i dieci anni di successo del suo reality show, ma che stava anche per lanciare la sua linea di cosmetici “Tyra Beauty”. Il progetto si intitolò #modelturnedmogul. Date uno sguardo alla mia cover story per Zink Magazine, dove il mio team l’ha trasformata in un “Boss” del futuro, con tanto di segretario olografico e di catenella alla moda con il suo nome. Una cover è diventata due, poi due sono diventate quattro. Il risultato è stato efficace e Tyra continuava a farsi vedere.
“Una cover è diventata due, poi due sono diventate quattro. Il risultato è stato efficace e Tyra continuava a farsi vedere.”
A quel tempo la nostra collaborazione era in pieno sviluppo e abbiamo iniziato a dare nuove direttive di brand al pubblico includendo il suo concetto di “Flawsome”, visto che continuava a espandere la definizione di bellezza. Abbiamo riempito le edicole con una moderna Tyra Banks, insieme al suo nuovo fine. Per la cover di Profiles, l’ho rinominata “Queen of Social Media”, per i suoi due milioni di follower sui social media. È stata mia l’idea di proporre a Cosmopolitan una copertina, e loro erano esitanti: così ho scritto questa mail con diverse lettere per far capire agli editor che Tyra era importante, un’ispirazione e un’aspirazione per il lettore di Cosmoplitan. E hanno accettato. Ci hanno dato la copertina del numero di Agosto di Cosmopolitan Sud Africa. Siamo arrivati sul set e abbiamo scattato diverse copertine. Il mio editor le ha caricate sul server di Cosmopolitan e prima della fine avevano già confermato 11 Paesi!
Non solo ho riportato Tyra in edicola, è stato un vero e proprio dominio di cover, Paese dopo Paese, pubblicazione dopo pubblicazione. Dopo aver finito, mi sono occupato dello styling, della direzione artistica e della produzione di diciotto nuove copertine in meno di un anno. Mentre scattavamo per Cosmopolitan, ho proposto a Tyra una nuova idea che avevo discusso in precedenza con Udo Spreitzenbarth. Ho suggerito una mostra fotografica itinerante su Tyra. Alle copertina abbiamo aggiunto una mostra artistica che ho prodotto personalmente con Tyra e Udo intitolata “Tyra 15”. Vorrei prendermi un momento per ringraziarvi di questa intervista. Il “Tyra Banks Project” è stato un grande risultato ed era necessario diffondere questo messaggio. Non solo è stato un momento importante nella mia carriera, ma ho anche iniziato, migliorato e creato una nuova narrativa che ha reso più articolata la nuova e unica carriera di Tyra Banks come multi-media artist con una nuova strategia di branding intitolata “Model Turned Mogul”.
“L’ho rinominata “Queen of Social Media”, per i suoi due milioni di follower sui social media.”
“È stato un vero e proprio dominio di cover”.
“Mi sono occupato dello styling della produzione di diciotto nuove copertine in meno di un anno”.
A quel punto, Tyra mi ha chiesto di farle da stylist per “America’s Next Top Model Cycle 20” e di essere il suo consulente di moda. Mi è stato chiesto di occuparmi di 14 look ripresi durante i momenti del giudizio finale delle modelle, e di 8 “Tyra Mail” look. Un buon stylist supera i limiti di ciò che è semplicemente necessario: ho selezionato molte opzioni con diverse alternative. Tutto le stava benissimo e mi ha detto: “Non devi riportare indietro niente, voglio che ti occupi del mio styling per l’intera stagione”. I look sono stati inseriti anche in parti dello show di cui non era previsto che mi occupassi. Ha tenuto l’intero stender. Un look è finito sul “Cold Open”. Un altro su “Ty-Overs”, ecc… Ho curato 39 dei suoi look sullo schermo. Ha spostato la location dello shooting a New York così da permettermi di lavorare a “Tyra Mail” insieme a Udo Spreitzenbarth. Mi ha lasciato campo libero per i “Tyra Mail”, così ho cambiato “Tyra Mail” in “Tyra Male”! L’ho vestita come un campione di pesi massimi, come un costruttore, come un Clark Kent sexy ispirato ai businessman e come un Dandy degli anni ’20 con tanto di cappello. Quando la stagione è finita, Tyra mi ha sorpreso chiedendomi di far parte del cast di “America’s Next Top Model Cycle 21”.
“Ho curato 39 dei suoi look sullo schermo”.
Ha creato un nuovo ruolo specificatamente per me. Mi ha nominato “The First Lead Wardrobe Stylist to America’s Next Top Model Cycle 21”. Sono comparso molte volte in tv grazie a questo ruolo. Ho anche partecipato alle attività di creazione e scrittura degli shooting apparsi in tv. Ho lavorato direttamente con Tyra e con tutti i produttori per realizzare gli shooting e le sfide delle modelle, includendo anche la musica e i fashion trend del Sud Corea. Siamo stati i primi a introdurre il K-Pop in America, e ora è diventato un fenomeno popolare. Il brand di moda e borse MCM ha rilanciato le sue collezioni con un nuovo punto di vista, più fresco, e grazie al programma è stato reintrodotto in America. Ho anche lavorato con una delle più importanti designer della Corea, Lie Sang Bong, che ha fatto da guest designer nella puntata finale dello show. Abbiamo fatto sfilare 26 look sulla passerella di ANTM. Infine, ho curato lo styling della vincitrice, Keith Carlos, per una campagna di Guess. Quando anche la seconda stagione è finita, sono diventato ufficialmente uno Celebrity Stylist. Anche se ero già considerato un esperto nel mio settore, il titolo mi ha dato quel genere di approvazione in più che solo la televisione può dare. Al party finale, Ken Mok, Executive Producer di “America’s Next Top Model”, è venuto a congratularsi per il mio lavoro e ad accogliermi nella famiglia di ANTP. È stato un momento incredibile.
“Quando anche la seconda stagione è finita, sono diventato ufficialmente uno Celebrity Stylist”.
__________
Sei consulente di moda per Tyra Banks: come descriveresti il suo stile?
__________
Tyra ed io abbiamo discusso molto riguardo al suo stile. Ha un senso dello stile giovanile, forte e avvicinabile. Le piacciono le spalle imbottite e lo spacco lungo il fianco. Preferisce essere troppo vestita che troppo poco vestita. Il suo colore preferito è il giallo canarino. Ha indossato i migliori abiti che il mondo abbia da offrire. È stata una bimba prodigio che è poi diventata una delle top-model di maggior successo dei nostri anni. Ha indossato il meglio del meglio. Detto ciò, Tyra ama vestirsi in modo giovanile. Quindi mi piace creare dei mix interessanti. Avrete visto alcuni dei miei styling su Tyra fuori dallo schermo, per esempio quando è stata fotografata per strada con suo marito con indosso una t-shirt con un lupo. Tyra ed io abbiamo dato il via alla moda delle t-shirt con le labbra rosse e i denti da vampiro. E, per la stagione 20, ha mostrato il suo lato umoristico indossando un eccentrico baffo finto abbinato ad ogni outfit nel momento del giudizio finale delle modelle . Abbiamo dato vita a un gioco di parole: quella stagione ho cambiato “Tyra Mail” in “Tyra Male”, perché è stata la prima volta che lo show ha accettato degli uomini come concorrenti. Posso dire con orgoglio che ho vestito Tyra per 24 cover e per centinaia di foto dal 1995 in poi.
“Posso dire con orgoglio che ho vestito Tyra per 24 cover e per centinaia di foto dal 1995 in poi”.
__________
Qual è una celebrità con la quale vorresti lavorare?
__________
Ci sono diverse celebrità con le quali vorrei lavorare. Beyoncé in primis, è un’icona di stile. Poi c’è Rihanna: ho rifiutato un lavoro con lei molti anni fa, odiavo il concetto che l’editore voleva propormi, quindi ho declinato. C’è una sola occasione per lavorare con RiRi e per farlo bene, preferisco aspettare. Conosco Katy Perry e la vestirei con piacere, è una bella ragazza! Tengo gli occhi puntati su Cardi B. E il mio sogno sarebbe lavorare allo styling del tour di Janet Jackson! Potremmo dare inizio a diversi trend insieme.
“Ci sono diverse celebrità con le quali vorrei lavorare. …Tengo gli occhi puntati su Cardi B”.
__________
Parlando di trend: qual è il tuo preferito e perchè? Quali sono le ispirazioni alla base?
__________
Dai giorni di Studio 54, le paillettes hanno incantato il mondo per decenni. Sembra che i trend di ieri siano diventati la base della moda di oggi, che si muove verso il massimalismo per ottenere attenzione; la disco ha ispirato le paillettes. Questa è l’era delle celebrità: le persone sono influenzate da quello che vestono e vogliono fare tutto ciò che le celebrità fanno. Inserire le paillettes nel vostro guardaroba è un modo per accendere il vostro lato da celebrità. Non dovete essere delle showgirl per indossare questo trend. In effetti, amo le paillettes perché è un trend adatto a tutti i portafogli e a tutte le età. Le paillette rendono e fanno sentire chiunque favoloso!
Consiglio a tutti di investire nelle paillettes così da aggiungere un tocco di brio al guardaroba. Ragazze alla moda, anziane audaci e bambini dall’animo rock, tutti possono usare questo dettaglio appariscente. Il disco piccolo, circolare e scintillante sui tessuti una volta era fatto di metallo, mentre ora è in plastica metallizzata: riflette la luce e accende la vostra allegria. Spesso sono accompagnate da perline, strass e cristalli. È il dettaglio perfetto per i party, le serate, le performance e gli eventi sul red carpet. Niente grida “Party” come le paillettes.
.
“Inserire le paillettes nel vostro guardaroba è un modo per accendere il vostro lato da celebrità”.
Come celebrity stylist, non sono estraneo alle paillettes. Le ho usate su molti miei clienti per dare un tocco di stile. I miei designer preferiti quando si parla di paillettes, strass, cristalli e borchie sono David e Phillipe Blond, del duo The Blonds. Le loro collezioni sono lucenti con tutte quelle paillettes, pietre e decorazioni abbaglianti che ipnotizzano chi le guarda. Per lo styling della prima puntata di “America’s Next Top Model” ho usato un loro corsetto in metallo e paillettes. Per la pubblicità invece ho fatto a indossare a Tyra un paio di pantaloncini scandalosi in paillettes di All Saints! Per lo styling di una copertina di Cosmopolitan con Tyra Banks, ho chiesto a Coco Johnsen di creare una gonna dorata su misura per Tyra. In pochi giorni, Coco mi ha presentato questa gonna che ha avvolto Tyra in una cascata d’oro, letteralmente. Ho completato il look con un mini abito di Blumarine.
Ho fatto lo styling della top-model e stella di “Project Runway” Heidi Klum per un editoriale e le ho fatto indossare una minigonna in paillettes Céline. Recentemente, ho curato lo styling di una mia amica, la top-model Maria Borges, per un editoriale online di Glamour Brasile. Ho chiesto alla designer Nada, che ha una linea chiamata Venom Couture, di disegnare un abito di paillettes per me. L’ho messo a Maria e le stava benissimo! Non c’è niente di più elegante di un abito di paillettez nere. Il mese scorso ho avuto una chiamata last second dagli editor di LAPALME magazine per lo styling dell’attrice Dominik García-Lorido per una copertina. Ho chiamato subito i miei amici della Mao PR che mi hanno prenotato un appuntamento in showroom: da loro ho visto questo abito blu di paillettes con le frange che ho adorato subito, era del designer Cheng-Huai Chuang. La sua blusa di organza bianca e i pantaloni a palazzo di paillettes sono finiti sulla copertina di Maggio 2018.
__________
Qual è stato il miglior styling del 2017 e quale sarà un trend nel 2018?
__________
Nel 2017 è finalmente stata abolita una regola del fashion! Gli stivali Go-Go bianchi sono stati il trend principale dell’Autunno/Inverno 2017. Finalmente la regola arcaica secondo la quale non ci si poteva vestire di bianco dopo la festa dei lavoratori è stata screditata. Ho ricevuto molte occhiate scioccate l’anno scorso in giro per la città quando indossavo i miei skinny jeans neri con gli stivali bianchi. Durante la New York Fashion Week, ho curato lo styling dell’attrice Nichole Galicia per la sfilata di Nicole Miller Spring/Summer 2018, che ha fatto il suo debutto nel 2017. Non solo rispettavamo il trend, ma la prima fila era piena di persone che, incrociando le gambe, mettevano in mostra i loro stivaletti bianchi… Dopo la festa dei lavoratori! Ci sono voluti anni al pubblico per fare altrettanto.
“La prima fila era piena di persone che, incrociando le gambe, mettevano in mostra i loro stivaletti bianchi… Dopo la festa dei lavoratori!“
__________
Ci puoi raccontare un’esperienza memorabile con un’attrice/attore o modella durante uno styling?
__________
Molte persone sanno che io e Tyra Banks abbiamo lavorato insieme per molti anni. Ho fatto lo styling di 24 sue copertine nella mia carriera. Ho partecipato alle stagioni 20 e 21 di “America’s Next Top Model” e ho curato il suo stile in diverse occasioni, come per “Asia’s Next Top Model”, il “Next Top Model” norvegese, “The View”, “Good Morning America” e altre ancora. Abbiamo lavorato insieme ad alcune presenze ai “Grammy’s” e per “China’s Next Top Model”. Quella volta necessitavo di un bel fattore a sorpresa. Quando creo lo stile di un cliente sono sempre alla ricerca di qualcosa che faccia fermare la gente per strada per scattare una foto. Mentre facevo shopping, vidi passare una ragazza sui 20 anni circa che indossava un top, degli skinny jeans e una bella borsa. Ma era ciò che indossava sulla testa ad aver attirato la mia attenzione: aveva dei lunghi capelli neri elegantemente arricciati sopra i quali aveva indossato un turbante nero. Ecco quel che cercavo! L’ho inseguita, mi sono presentato e le ho detto che ero lo stylist di Tyra Banks. L’ho pregata di farmi scattare una foto al suo look, me lo ha concesso e poi sono andato alla ricerca di turbanti.
Li ho proposti a Tyra dicendo: “Tyra staresti benissimo con questo turbante” e lei mi disse “Un turbante? Li indossava mia nonna”, così le ho detto “Con i tuoi capelli e questo turbante daremo vita a un look esplosivo”. Lo ha indossato ed è rimasta senza parole! Ha detto “Oddio, avevi ragione, è bellissimo!” ha indossato i turbanti per molti eventi, compreso “China’s Next Top Model” e per tutta la stagione 21. Ero molto emozionato, abbiamo dato il via a un trend. Ora vedo molte giovani con il turbante.
“Ero molto emozionato, abbiamo dato il via a un trend. Ora vedo molte giovani con il turbante”.
__________
Qual è un look da red carpet che hai curato e di cui sei particolarmente fiero e perché?
__________
Mi piace creare mix inaspettati per i miei look da red carpet. In particolare, ho vestito l’attrice Leelee Sobieski per un evento di H&M dove le ho fatto indossare un bellissimo abito bianco di Douglas Hannant con degli stivali alla caviglia di Phillip Lim e una giacca da motociclista. Il tutto abbinato a una splendida acconciatura a onde che ha reso Leelee una delle meglio vestite della serata. È stato un momento emozionante.
__________
Descrivi il tuo stile con pochi aggettivi.
__________
Lussuoso! Elegante! Sexy! Giovanile! E interessante!
“I veri influencer sono gli artisti che, come me, hanno realizzato migliaia di pagine di editoriali fashion”.
__________
Sei tra gli stylist più influenti: come ti senti a riguardo?
__________
Ho lavorato a 150 copertine in tutto il mondo più o meno, ho partecipato a uno show televisivo che è trasmesso in più di 186 paesi e sono invitato a sedere in prima fila alle sfilate di Marc Jacobs, The Blonds, Custo Barcelona, Lacoste, Phillip Lim, Perry Ellis e Narciso Rodriguez per nominarne alcuni, e a partecipare a degli incontri privati negli showroom di Diane von Furstenberg e Agent Provocateur. Ho curato 39 look di Tyra Banks su ANTM e 140 look di modelle sullo schermo. Il che significa che centinaia di milioni di persone hanno visto me e il mio lavoro in tutto il mondo. Penso di essere abbastanza influente. Come editor freelancer ho documentato diversi trend e scritto riguardo a diverse sfilate. Alla fine la vera misura del potere è chiamare una casa di moda di lusso per farsi mandare dei look selezionati subito dopo la sfilata. I veri influencer sono gli artisti che, come me, hanno realizzato migliaia di pagine di editoriali fashion. Documento la moda e creo trend.
” Uno stylist senza archivio
è come un abito senza gruccia”.
Il Consiglio di Stile: Il mio consiglio di stile per le donne è di comprare abiti di una taglia più grande. Sto scrivendo un libro sulla moda, la bellezza e lo stile e questa è una sezione importante del libro. Odio quando le donne sono ossessionate dal raggiungere una taglia in particolare. Essere soffocate da un look non è bello. Piuttosto che stringere e creare delle silhouette asettiche, è meglio prendere una taglia più grande e valorizzare le vostre forme uniche. Sarete più belle e i vostri vestiti sembreranno più costosi se cadranno bene sul vostro corpo.
Epic Fail Facendo uno Styling: Non ne ho. Davvero, perchè non mi occupo solo dello styling, ma anche della direzione creativa e della narrativa dello shooting. Ma devo ammetterlo, in passato sono incappato in un intoppo: una cantante ha mentito sulla sua taglia. L’unica persona alla quale non puoi mentire è il tuo stylist!
La tua Lettura di Moda Preferita: I mensili più seguiti, anche se sfoglio di tutto. Devo ammettere che ho iniziato con Vogue. Anna Wintour è un genio, amavo poi il lavoro di Grace Coddington. Anche Vogue Italia mi piace. E ovviamente, leggo Harper’s Bazaar. Colleziono vecchi libri di moda del passato, ho di tutto nel mio archivio, da Rudi Gernreich a Azzedine Alaïa, da Jean-Paul Goude fino a “50 Years of Vogue”. Sono stato istruito dalle vecchie istituzioni. Questi “Insta-Stylist” devono capire che non si fa la moda su Google. Uno stylist senza archivio è come un abito senza gruccia. Potete usare questa mia frase come citazione! Ora, per venire alla vostra domanda… Il mio libro di moda preferito è quello che sto scrivendo. È pieno dei miei -ismi, dei miei trucchi del mestiere e dei segreti riguardanti gli shooting. Il mio libro è scritto per chiunque voglia apparire bello e sentirsi bene.
“Posso occuparmi di trucco, capelli e styling. Sono direttore creativo e direttore artistico”.
Icona di Stile: Non so se c’è uno stile in particolare che ruberei a una persona precisa, ma se ammiro qualcuno a cui vorrei assomigliare quella è sicuramente Diana Vreeland. Era la miglior stylist ed editor che abbia mai camminato sulla terra. Penso che abbiamo lo stesso gusto ed esuberanza per la moda, come la stessa immaginazione e capacità di creare uno storytelling. Poi adoro André Leon Talley. Mi ha aperto ogni porta, finestra e possibilità come stylist. L’ho incontrato alle sfilate, è stato incredibile. Tom Ford è notevole e l’ho usato molto per lo styling della star di “Shark Tank” Daymond John. E Yves Saint Laurent è la personificazione della classe. Dopo essermi occupato del make-up per una sfilata di Chanel ho conosciuto Karl Lagerfeld nel backstage e, dopo una giornata insieme, ho adottato alcuni elementi del suo stile. Amo indossare un blazer con un paio di jeans skinny neri, degli stivali e dei guanti senza dita. Aspetta! Se c’è una persona alla quale vorrei rubare lo stile quella è sicuramente Grace Jones! È una visual artist. È nata per la moda, la comprende come nessuno mai ha fatto o potrà fare. È senza timori e impertinente, è uno scherzo della natura che rende viva la moda! È l’artista per la quale morirei pur di lavorarci insieme. È la mia style crush! Grace… Chiamami!
Il tuo Fashion Superpower: È divertente che me lo chiediate perché sono noto come il “Super Stylist”. È il soprannome che mi è stato attributo durante un’intervista qualche anno fa. Un po’ perché volevo fare il disegnatore di fumetti e un po’ perché ho iniziato ad occuparmi dello styling di alcune top-model quando erano realmente delle top-model. Ho molti superpoteri nella realtà: sono conosciuto come una tripla minaccia, posso occuparmi di trucco, capelli e styling. Sono direttore creativo e direttore artistico. Ho l’abilità unica di saper visualizzare e articolare idee e concetti: sembra facile ma, che ci crediate o meno, ci sono molti artisti oggigiorno che non sanno articolare i loro pensieri. In tanti non riconoscono la differenza tra un occhio sconosciuto e uno esperto, o tra le lunghezze “tea” e “midi”. Queste capacità transformative mi sono tornate utili. Sono una persona molto empatica, il che significa che percepisco quando qualcuno è o meno felice. Non è semplice essere un detector umano di bugie, le riconosco praticamente tutte. Il mio superpower dei sogni sarebbe quello di avere dei fondi illimitati, così da poter dar vita a tutte quelle fantastiche idee che ho nella mia mente.
Follow Ty-Ron Mayes on: