In occasione della celebrazione di J12, con il nuovo J12 Bleu, ci siamo ritrovati a Palazzo Visconti a Milano, dove abbiamo potuto ammirare tutte le creazioni più iconiche dell’alta orologeria di Chanel.
Di icone si parla non a caso: ogni aspetto di gioielli ed orologi, dal più piccolo al più vistoso, “nasconde” segreti e simbolismi, i cosiddetti montre à secret che ci hanno fatto immergere ancora di più nel mondo Chanel per farci scoprire tutto ciò che si cela, tutti i pensieri e le storie dietro un oggetto che non è solo meraviglioso, ma un simbolo.
Perché nulla in Chanel è scontato, tutto ha un significato e noi siamo andati a scovare anche quelli più nascosti.




Ma partiamo dal blu, dal colore protagonista per eccellenza.
La storia del Blu (Chanel)


Non è nero, non è bianco, c’est le Bleu Chanel.

Come diceva il leggendario Karl Lagerfeld, il blu è il colore dell’aria, del giorno, della notte.
Per capire il significato del suo uso è fondamentale capire l’importanza di questo colore nella storia dell’arte ma anche nella vita di Coco Chanel. Il blu è ovunque intorno a noi, ma sembra sempre fuori dalla nostra portata: non si può veramente toccare l’azzurro del cielo o del mare. Ed è per questo che questo colore ha catturato l’attenzione di tutti noi, sin dalla notte dei tempi.
Stranamente il blu era quasi inesistente nella storia dell’arte occidentale perché non si trova in natura ma, mille anni fa, nella laguna veneziana, giungono i mercanti dell’Oriente che porteranno una pietra misteriosa, di un blu brillante, profondo, che diventa una rivoluzione nella storia dell’arte. Nel 1303 Giotto, padre del rinascimento italiano, realizzò un ciclo di affreschi nella Capella degli Scrovegni a Padova, e fu il primo artista ad usare il colore blu, invocando il cielo e il divino.
Il colore blu diventa quindi più prezioso dell’oro e l’unica a poterlo indossare secondo la Chiesa diventa la Madonna.


Facciamo però un grande salto del 19° secolo quando Van Gogh dipinge la notte stellata durante il suo soggiorno in un manicomio e qui il blu ha il compito di riflettere il suo desiderio di pace. Nel 20° secolo invece Picasso, con il cubismo, dipinge con il blu per rappresentare la malinconia. Arriva poi Ives Klein, ossessionato dal blu, voleva creare un suo colore, che fosse una miscela tra il blu del cielo e quello del mare e creò così il famoso Blue Klein. Era una dichiarazione d’amore, una dichiarazione della potenza del blu.
Arriva Gabrielle Chanel, per lei il blu era una fiamma senza tempo, un forte simbolo di emancipazione. Nel 1912 Coco aprì la sua prima casa di moda a Deauville e qui scopre nuove sfumature di blu: il blu marino e il blu delle casacche dei marinai. Il blu in quel tempo era riservato solo agli uomini e agli abiti di lutto ma lei lo rese suo, trasformandolo in un simbolo di emancipazione: a quell’epoca la donna indossava corsetti, abiti stretti, simbolo di una vera mancanza di respiro. Allora il blu diventa una fiamma, divampa, e le donne in tutto il mondo cominciano a indossare il tailleur blue di Chanel, che diventa iconico.
Ed è proprio qui che lo ritroviamo oggi, nel nuovo modello J12.

Il Leone di Mademoiselle

Simbolo di potere. Emblema di forza. Segno zodiacale di Gabrielle Chanel.
Simbolo di potenza e di maestosità, il leone svela le sue sfaccettature attraverso queste creazioni. Un savoir-faire d’eccezione degli artigiani della Maison, per la creazione di questi orologi-gioiello che spesso sono proprio dei montre à secret.


Parliamo dell’anello Leone: Arnaud Chastaingt, ha pensato questo pezzo con un approccio scultoreo. Ha lavorato con il miglior scultore di animali della place Vendôme per disegnare un leone espressivo e realistico. Lo scultore ha lavorato manualmente su una versione in cera tridimensionale per definire i minimi dettagli dell’espressione del leone. Dopo che l’oro viene versato nello stampo, le teste dei leoni vengono finalmente incastonate a mano con diamanti, richiedendo circa 40 ore di lavoro.



La purezza della camelia

Un fiore privo di profumo. Delicato. Puro. Bianco.
Si tratta del fiore di Chanel.
Da sempre un simbolo di raffinatezza indossato inizialmente dagli uomini e che Gabrielle Chanel avrebbe preso in prestito per poi utilizzarlo nel suo guardaroba dal 1923. Per creare il motivo camelia sull’orologio Mademoiselle Privé Bouton Décor Camélia, è stata utilizzata la tecnica «glittica» per la lavorazione del cristallo di rocca. Questa tecnica complessa richiede 4 settimane di lavoro da parte di un artigiano specializzato in questa particolare tecnica. Il cinturino è in pelle nera effetto satin.

La geometria di Place Vendôme

Ispirate alla geometria di Place Vendôme, le linee pure e semplici dell’ottagono sono state ingrandite e utilizzate non solo per creare il primo flacone di profumo, il N°5, ma anche per la prima cassa d’orologio della Maison, con la linea Premiere, pensata per le donne.
Le petites mains di Chanel
Questa collezione parla alla moda, traccia un filo chiaro e nasconde qualche segreto, per affascinare sempre di più.
Ma qui non si parla della moda in generale, qui si parla delle piccole mani, le “petites mains” dell’atelier di Chanel, ma non solo: gli strumenti del cucito come forbici, il filo da cucito, l’ago e il ditale non sono più solo strumenti ma elementi inseparabili dall’opera d’arte che viene presa in prestito anche dall’alta orologeria a e gioielleria.

Il bracciale è ispirato a un rocchetto di filo nella sua versione più preziosa, in oro e diamanti. Meticolosamente prodotta nei minimi dettagli per esaltarne il realismo e volume, ci sono volute 240 ore solo per l’incastonatura dei diamanti. Al centro un zaffiro giallo taglio smeraldo che richiama le tonalità del profumo N°5 e la forma del tappo. Ed è proprio sotto allo zaffiro si «nasconde» il quadrante.

Ma non è finita qui, il ditale incastonato di diamanti nasconde alla sua base il quadrante di un’orologio; l’anello, puntaspilli per eccezione, nasconde tra i suoi spilli le lancette dell’orologio.





Ma come dimenticarsi di lui: un busto che, aprendosi al suo centro, ad altezza della vita, nasconde un prezioso orologio che segna il tempo con la sua solita, inestimabile, eleganza.

Photos by Johnny Carrano.
Thanks to Chanel Watches.
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