Nel mondo del beauty, e in particolare in quello delle fragranze, in cui sembra che sia stato detto tutto e in cui è stato già fatto quasi tutto, raramente ci stupiamo di qualcosa di nuovo. E per nuovo non intendiamo tecnologico o rivoluzionario, ma qualcosa che ci stupisca, che ci faccia emozionare, perché d’altronde è quello il vero potere dei profumi: il modo che hanno di intrecciarsi con i nostri ricordi, la nostra mente, per poi trasformarsi in emozione.
Ed è questo quello che ci è successo con il nuovo progetto di Khloé Kardashian, XO Khloé, che diventa proprio quel profumo che accompagna le giornate e che, come mi ha raccontato Khloé stessa, è infuso di positività, un progetto che l’ha sfidata in mille modi diversi, che raccoglie parti del suo passato ma che guarda verso un futuro, dando vita ad un progetto senza tempo.

XO Khloé è il tuo progetto più intimo fino ad ora. Qual è un ricordo personale o un’emozione che hai cercato di racchiudere in questa fragranza?
In questa fragranza ci sono tante note che mi ricordano la mia infanzia, in particolare casa di mia nonna. L’abbiamo modernizzata, ovviamente, ma i petali di rosa cristallizzati e la pralina sono note che nella mia mente associo a mia nonna. Quell’odore dei miei ricordi era molto più denso e pesante, ma l’abbiamo reso più leggero e più indossabile per un profumo contemporaneo.
Sei stata coinvolta in ogni dettaglio della creazione di questa fragranza. C’è stato un momento nel processo in cui hai completamente cambiato direzione o hai sorpreso il tuo team (o te stessa)?
Sì! Disegnare la bottiglia è stata una delle parti più facili per me.
Mi piace molto.
Grazie, piace molto anche a me! Volevo un packaging che fosse classico, che resistesse alla prova del tempo, una boccetta che lasci sul bancone ed è semplicemente bella: niente di troppo trendy.
La formulazione del profumo è stata la parte più difficile. Ho già creato fragranze con le mie sorelle in passato, ma non avevo mai fatto qualcosa da sola, in una situazione in cui tutta la pressione è su di me. Avere in mente le note che volevo ma non sapere come si sarebbero amalgamate insieme, e dover articolare questo mio pensiero ad un profumiere e confidare che mi avrebbe capita è stato davvero difficile. Abbiamo vagliato e valutato così tante possibili varianti di fragranza, e molte non erano giuste, io le indossavo e pensavo, “Questo è disgustoso“, oppure nessuno mi faceva complimenti, quando quello che vuoi che qualcuno dica quando indossi un profumo è proprio: “Adoro il tuo profumo!”
Poi, abbiamo fatto una modifica alla formulazione: ricordo che quando ho indossato la nuova versione, sono andata alla lezione di danza di mia figlia, e una delle mamme mi ha detto, “Hai un profumo buonissimo!”, quindi lì in quel momento ho pensato: “Ok, siamo sulla strada giusta!”. Poi, abbiamo apportato ancora qualche altra piccola modifica qua e là: insomma, questa parte del processo ha richiesto davvero molto tempo e non me l’aspettavo, non immaginavo quanto tempo potesse richiedere. Forse è un pensiero sciocco, ma per me è stato anche un po’ spaventoso, perché questo è il mio “profumo distintivo“, quindi volevo che fosse qualcosa che davvero indosserei, non solo un prodotto su cui mettere il mio nome. Se ci incontrassimo per strada sabato e mi annusassi, sarebbe questo il profumo che indosserei.

“Volevo un packaging che fosse classico, che resistesse alla prova del tempo, una boccetta che lasci sul bancone ed è semplicemente bella: niente di troppo trendy.”
Infatti, tu metti così tanto di te stessa in tutto quello che fai. Non avevo dubbi che anche questo profumo fosse una di quelle cose. Sei conosciuta per la tua trasparenza e connessione con la tua community: cosa racconta XO Khloé, come nuova forma di storytelling personale?
È stato un capitolo molto vulnerabile nel mio percorso, perché è un’estensione di me e quello delle fragranze è un mondo in cui non sono mai stata da sola. È un mondo molto intimidatorio in cui entrare, dove ti ritrovi con marchi incredibili che sono in giro da decenni e decenni. Ma volevo davvero mettermi alla prova. Ho compiuto 40 anni lo scorso giugno, e negli ultimi anni ho vissuto dei periodi davvero difficili, quindi ho pensato: “Basta con questa energia negativa, basta con queste cose brutte che accadono. Farò cose nuove, cose che ho sempre voluto fare ma avevo troppa paura di fare. Voglio cambiare il modo in cui guardo alla vita”. Quindi, il profumo ha simboleggiato questo per me. Questa è una delle ragioni per cui la sua è una bocetta sfaccettata – penso di essere sfaccettata anche io, e penso che lo sia anche tu, che lo siamo tutti. Ci sono così tanti strati diversi in me e così tante cose diverse che voglio mostrare, ecco perché è trasparente, ma anche forte e resistente. Volevo dimostrare a me stessa che posso fare qualcosa dall’inizio alla fine senza dipendere dalle mie sorelle. È stato come un matrimonio bellissimo, direi. In qualche modo le stelle si sono allineate, e ha funzionato, perché è successo dopo i miei 40 anni, ed è stato perfetto.
Probabilmente con quello che fai, creando sempre qualcosa di nuovo, e mettendoti alla prova, entri anche in contatto con nuove parti di te stessa. Qual è stata l’ultima cosa che hai scoperto di te stessa attraverso il tuo lavoro?
La capacità di riconoscere gli odori – non sapevo di essere così brava a identificare i profumi. Ricordo una volta di aver chiesto alla mia assistente, “È ribes nero?”, e lei ha detto, “Wow!” e io, “Ho ragione?” – non sapevo nemmeno di aver ragione! [ride]
Ho scoperto anche l’importanza della fiducia in me stessa. Avevo così tanta paura di partire per questo viaggio, ero così preoccupata di fallire, che alla gente facesse schifo, il che può succedere, e se succede va bene anche quello, fa parte del viaggio. Nonostante avessi tanta paura e così tante voci nella mia testa, sono riuscita a bloccare il rumore. Volevo farlo per me. È incredibile che stia andando così bene, ma per raggiungere questo risultato, ho dovuto smettere di preoccuparmi del risultato stesso, il che è stato difficile per me perché sono una people pleaser. Che ci piaccia o no, tutti cerchiamo il riconoscimento e il successo, ma ho dovuto distaccarmi da questa tendenza. Quindi, ora tutto il resto è un bonus, ora che va bene, sono super felice. Ora, è l’Universo o Dio che mi rassicura che ho fatto la cosa giusta.
È spaventoso quando investi su un nuovo progetto che “parla di te”. Io sono la founder del magazine, che è uno dei pochissimi magazine indipendenti in Italia, tra l’altro bilingue, quindi a volte penso di essermi solo complicata la vita! [ride] Ogni volta che avvio nuovo progetto, è così spaventoso, ma la verità è che, se falliamo, non importa perché è una vittoria anche solo averci provato.
Sì. Ieri sera ho fatto uno speach davanti ad un pubblico, e la donna che mi ha presentata ha fatto un bellissimo discorso. Prima di salire sul palco, però, ci ho scambiato due parole e ricordo che lei mi ha detto: “Sono così nervosa, e se balbetto?”. Le ho detto che anch’io faccio gli stessi identici pensieri prima di salire su un palco, penso sempre: “Balbetterò di sicuro!”. Ma noi siamo umani e gli umani a volte dimenticano quello che stanno per dire, e ridono di sé stessi. Non so perché succede, ma quando saliamo su un palco, forse perché siamo più in alto del solito, pensiamo ossessivamente: “Non posso sbagliare“. Ma sì che possiamo sbagliare. Va bene se sbagliamo, va bene se balbettiamo, va bene se falliamo, abbiamo tante possibilità nella vita. Quel pensiero ha calmato anche me.

Hai costruito imperi nel mondo del beauty e della moda. In che modo il lancio di un profumo ha sfidato o arricchito la tua visione di cosa può essere un brand lifestyle?
Sai, il profumo è qualcosa di molto personale. Penso che questo sia il brand più vulnerabile che abbia lanciato perché è tutto mio. Non ero abituata a fare cose senza le mie sorelle, siamo sempre state questo piccolo “club” o “tribù” [ride] nel mondo del beauty, ma questo mio progetto è completamente diverso, anche se posso chiedere loro consigli, e so che avrò sempre supporto da loro. Good American, il mio brand di abbigliamento, è attivo da nove anni, quindi avevo dimenticato com’è iniziare qualcosa di nuovo. Ho un partner commerciale però per Good American, mentre questo progetto è tutto per conto mio, sono io il volto, e fa paura, ma allo stesso tempo mi fa sentire bene.
Che ruolo gioca il profumo nella tua routine quotidiana o nel modo in cui ti esprimi con essa?
Penso che un profumo di qualsiasi tipo sia qualcosa che può calmarti e trascendere in un tempo diverso – profumi e musica sono le due cose che davvero possono trasportarti ovunque ed è molto bello. I profumi sono uno strato extra, la ciliegina sulla torta di chi sei già.
Sì, per me i profumi sono come uno scudo per quando non ti senti davvero sicura di te. Quando indosso una fragranza, mi sento più potente, mi sento meglio. Cosa significa per te sentirti a tuo agio nella tua pelle?
Penso che sia tutto. Capelli, trucco, vestiti – è tutto divertente. Ma se non sei a tuo agio con te stessa quando sei completamente nuda, quando non hai trucco o capelli, se non ti piaci allora è triste, perché è con quella persona lì che sarai da sola più tardi nella vita. Amo il glamour? Ovviamente, ma amo anche me stessa senza tutto questo. Essere una ragazza è davvero divertente, abbiamo tutte queste versioni diverse di noi stesse, e quello è il bello. Il profumo è solo uno strato extra di quel glamour che arriviamo a vivere, un personaggio diverso, o qualcosa che accentua le parti migliori di noi, qualunque vogliamo.
Di solito scelgo che fragranza indossare a seconda del tempo o del mio outfit. Per esempio, se sono vestita di marrone e ho un profumo con una bottiglia marrone, sceglierò quello!
Bellissimo! Ognuno ha le proprie routine.
XO Khloé mescola petali di rosa, pralina, muschio e legni. Se ogni nota rappresentasse un ruolo che interpreti nella tua vita (madre, sorella, imprenditrice, ecc.), quale sarebbe quale?
Direi che la pralina e la rosa sono in qualche modo materne per me, i legni significano “protezione“, sono scuri e densi, lo stesso vale per il muschio, è forte e dà una sensazione di sicurezza.
La campagna enfatizza il lusso e lo storytelling immersivo. Che emozione vuoi che le persone provino quando indossano XO Khloé?
Voglio che le persone si sentano sicure e sexy, ma non nel senso che il profumo mascheri chi sono – io voglio che accentui quello che è già in loro e lo porti semplicemente ad un livello superiore.
Poi, adoro il fatto che è un profumo così leggero; ho alcune fragranze che indosso solo se è sera o se sto andando da qualche in cui bisogna essere eleganti – questo profumo invece puoi indossarlo dal giorno alla notte. La nostra chimica corporea cambia così tanto con esso, e poi quando esci di sera, metti così tante altre cose, come spray per capelli o altro, ma non volevo che questo facesse a gara con tutte le altre cose che indossiamo quando ci prepariamo.
XO Khloé amplifica solo chi sei già.
Thanks to Attila&Co.